Uomini e topos

Riporto qui una lettera del sig. Giunio Luzzatto di Genova, pubblicata su La Repubblica del 10 aprile. Essendo il sig. Luzzatto un fine analista della lingua, la sua lettera non può che avermi colpita; è molto ironica e divertente. Eccola:

Ho ricevuto, come –immagino- tutti gli elettori una lettera da ognuno dei principali candidati premier. Non ne discuto qui i contenuti, ma la forma. Iniziano, rispettivamente, con “Caro Giunio” e “Gentile Giunio”; nella prima, l’autore (indovinate chi) mi dà subito del tu. Sono, sia pure di poco, più vecchio di lui, e non lo ho mai autorizzato. Nella medesima lettera, insieme ad altre espressioni linguisticamente dubbie ma forse non del tutto scorrette, leggo: “La tragedia di Napoli e della Campania, sommerse dai rifiuti, HANNO gravemente compromesso l’immagine internazionale del nostro Paese”. Evidentemente, l’autore ha spedito la lettera in milioni di copie senza rileggerla. Più di ogni altra cosa mi disturba, comunque, la minaccia di ricevere da questo scrivente (ora lo dico, è Silvio) un non richiesto abbraccio, per di più “forte”; l’on. Veltroni mi dice “La saluto, augurandole ogni bene”. Per la scelta di voto si deve certo guardare ai programmi, ma anche lo stile è indicativo…

Beh, goodnight e good luck, cari amici….

~ di cocochanel su aprile 14, 2008.

Una Risposta to “Uomini e topos”

  1. eh, cara mich, qua nel nostro Belpaese lo stile spesso esaurisce i programmi. E se é possibile a volte lo stile peggiora i programmi.

    Mi ha chiamato Casini la settimana scorsa. Un messaggio registrato. Mi ha dato del Tu. Ho messo giù prima dlla fine, anzi, quasi subito. Almeno mi sono evitato eventuali abbracci conclusivi. Ché solo l’idea mi fa ribrezzo.

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